Poggioreale reclama la sua storia tragicamente interrotta nel gennaio del ‘68. Gli oggetti, adesso, possono diventare testimoni di storie vissute, essere in grado di trasformarsi in schermi di proiezione della loro stessa identità, mutando di aspetto attraverso l’accorpamento di un’immagine.
Sulle superfici degli oggetti, come una seconda pelle, si rivela l’immagine di una presenza, un ricordo appare e prende forma, tra le pieghe della polaroid spellicolata, mostrando antiche e nuove cose. La fotografia trasporta l’oggetto in un nuovo sistema linguistico, rendendolo icona di una memoria mai svanita.